di Ernesto Bodini (giornalista e opinionista) Pur non volendo peccare di retorica va sottolineato che il genere umano sin dalla sua comparsa è sempre stato contraddistinto dal suo agire in bene e in male verso i propri simili; ed ogni epoca ha richiesto la necessità di creare le cosiddette patrie galere. Ma con quali risultati? Non è il caso di “sconfinare” e per una riflessione sarebbe sufficiente soffermarci sulla realtà italiana. Infatti, da una recente analisi, le carceri nel nostro Paese non godono di buona salute, nonostante il tanto invocato (e non rispettato) art. 27 della Costituzione che enuncia: «Le pene (…) devono tendere alla rieducazione del condannato», così sancendo il principio del finalismo rieducativo della pena, la cui giustificazione etica e logica, evidentemente, non può non fare riferimento alle specifiche esigenze della rieducazione e risocializzazione del condannato. Ma di fatto pare che non sia così perché, secondo i dati del Dossier “Dentro o fuori” (pubblicato da Openpolis), l’Italia è sesta in Europa per sovraffollamento, con un tasso del 109% in alcuni istituti; e su un totale di 54.000 detenuti, gli stranieri sono quasi il 34%, mentre 18.500 sono reclusi in attesa di giudizio definitivo, di cui la metà in attesa di primo giudizio. Ed ancora. Dal 2000 [...]
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