di Marcella Onnis Lunedì 7 novembre 2016 si è svolto a Cagliari, presso la Biblioteca universitaria, un dibattito organizzato da SardegnaSoprattutto, moderato dalla giornalista Susi Ronchi e scaturito dalla pubblicazione del libro di Antonietta Mazzette e Daniele Pulino “Gli attentati in Sardegna. Scena e retroscena della violenza”. Tra gli elementi emersi nel corso del dibattito, su cui ci siamo ampiamente soffermati in un altro articolo, il fatto che nella maggioranza dei casi i responsabili degli attentati non vengano individuati e puniti. Un risultato sconfortante che si deve non solo all’inefficacia dell’azione dello Stato e della politica ma spesso anche all’omertà delle comunità interessate. Per il giornalista Umberto Cocco, ex Sindaco di Sedilo in passato vittima di attentati intimidatori, si può dire che «non ci sono segreti sugli attentati»: chi è stato si sa, anche quando non si dice e non si scopre. Per Ester Gessa, Direttrice della Biblioteca universitaria, l’omertà – che spesso si traduce in connivenza – è una delle cause del persistere della violenza e «non va scemando». Eppure, ha fatto presente, in Sardegna già nel Medioevo la Carta de Logu prevedeva una sanzione per la comunità che non collaborasse alla cattura del colpevole di un reato. EDUCARE [...]
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